Contact tracing e App Immuni: atto secondo

SOMMARIO: 1. L’utilità delle app di tracciamento per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19. – 2. Le condizioni necessarie per il loro impiego. – 3. La compliance alla data protection della app Immuni. – 4. Segue. In particolare, il superamento dei contact tracing dilemma. – 5. Le ragioni della scarsa diffusione di Immuni. – 6. L’uso dei dati alla salute (e i relativi rischi)
dopo il contact tracing. – 7. La «resilienza» del GDPR e la falsa alternativa tutela della salute/protezione dei dati – 8. Segue. La «responsabilizzazione» dell’utilizzatore.

ABSTRACT. La App Immuni, strumento di contract tracing digitale scelto dal Governo per contrastare la pandemia, non ha avuto il successo sperato. In questo scritto si provano ad individuare le ragioni della sua scarsa diffusione, che vanno oltre i problemi generati dalla protezione dei dati inerenti alla salute. L’esperienza della App Immuni consente anche di svolgere considerazioni più generali sulla tenuta del GDPR, sul rapporto pubblico-privato e sull’assunzione di responsabilità, per il raggiungimento di fini solidaristici, richiesta ai suoi possibili utilizzatori.

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The Immuni App, the digital contract tracing tool chosen by the Italian Government to fight the pandemic, did not have the expected success. The paper tries to identify the reasons for its low diffusion, which goes beyond the problems generated by the protection of health data. The experience of App Immuni also allows to accomplish more general considerations on the resilience of the GDPR solutions, on the public-private relationship and on the assumption of responsibility for the achievement of solidarity purposes, required for its possible users.

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